lunedì 30 giugno 2008

SKYDIVING...















Lo sportello si apre. Le mie gambe si bloccano a tal punto che faccio fatica a compiere i due passi che mi separano dallo stesso. Davanti a me il vuoto. Un paio di respiri profondi. Poi mi spingono fuori..
E' difficile descrivere cosa si provi a lanciarsi in caduta libera da 5000 metri.. cosi' come e' difficile trovare il coraggio di farlo. Per alcuni istanti prima di tuffarmi ho odiato Silvia, che ha insistito tanto per portarmi con lei fino a convincermi.
In quel lungo, breve minuto di caduta libera le sensazioni sono inesplicabili. E la paura accumulata durante l'ascesa in aereo credo sia fondamentale per poterle godere appieno.
Durante i primi secondi di folle discesa, la mente si svuota. Poi, superato il primo impatto, comincia a salire l'adrenalina. Non sembra neanche piu' di cadere, ma di galleggiare sopra un vortice d'aria. Ed e' bellissimo. Sospeso tra la terra e il cielo, posso toccare l'aria che mi avvolge e mi abbraccia stretto.
Infine un forte strattone. Segno che, fortunatamente, il paracadute si e' aperto. Di colpo tutto il rumore che mi circondava sparisce e rimane solo silenzio. Adesso l'aria sembra ovattata e comincio a godere la lenta planata. Passo anche attraverso una nuvola e per alcuni istanti non vedo piu' nulla. Una volta uscito realizzo di non essere cosi' distante dal suolo e che la planata non e' poi cosi' lenta come sembrava qualche metro piu' su.
Quando ritrovo la terra sotto i miei piedi non riesco ancora a credere di averlo fatto.
Se prima ho odiato Silvia, a 16000 piedi di distanza non mi viene altro che abbracciarla e ringraziarla. Che sia anche questa la relativita' di cui parlava Einstein?










venerdì 13 giugno 2008

PAINTBALL WAR!!



L'America offre molto in termine di svaghi e divertimenti anzi, e' davvero insuperabile in questo.
Qualche settimana fa, io e i miei amici veniamo a sapere che qui ad Orlando esiste un posto dove e' possibile "giocare" alla guerra, aperto da mezzanotte alle sei del mattino...tra l'entusiasmo di alcuni e le perplessita' di altri decidiamo di andare a provare quanto siamo soldati.
Gli arruolati saranno 15, 11 maschi e 4 valorose donne.
Una volta arrivati, entriamo in questa specie di negozio dove ci si iscrive e si ottiene tutta l'attrezzatura necessaria. Alcuni schermi mostrano immagini di "battaglie" passate e demo esplicativi delle regole e dei casi da evitare per ragioni di sicurezza.
Finally, siamo pronti a ricevere casco, fucile e tuta. Quest'ultima pensavamo potesse attutire il dolore dei colpi ricevuti ma un ragazzo ci chiarisce subito che serve solo per non macchiare di vernice i vestiti. Bene ma non benissimo.
Vabeh, d'altronde senza un po' di sofferenza che simulazione sarebbe?
Usciamo dall'armeria e ci dirigiamo verso i campi di battaglia. In pratica, come a Milano ci sono i complessi con numerosi campi da calcetto, qui ci sono una serie di campi tutti differenti per giocare. Su tutta l'area sono dislocati bidoni, pannelli con feritoie e quant'altro per permettere di nascondersi e proteggersi dal fuoco nemico. C'e' pure un campo indoor, nel quale durante la battaglia viene "sparata" a palla musica hip-hop!!
Comunque, veniamo smistati in due squadre insieme ad altri ragazzi americani e tedeschi . Ci accorgiamo subito che sti ragazzini americani, la cosa la prendono sul serio. Cominciano a spiegarci battle plans, hanno mitraglie al posto dei nostri miseri fucili e, cosa piu' importante, sono degli incredibili cecchini.
Durante il primo game noi siamo tutti un po' bloccati e attendisti, cerchiamo di capire bene come si muovono gli esperti ma appena scopriamo la testa un secondo veniamo quasi tutti colpiti in piena maschera. Superato lo scotto del noviziato, con i successivi games cominciamo a divertirci, a sparare e a cooperare veramente. Il gioco finisce per coinvolgerti tantissimo. Corri come un matto per avanzare da una protezione all'altra mentre alcuni ti coprono sparando a raffica.. ti ripari dietro un bidone e senti la raffica di colpi che rimbombano dopo aver investito l'altro lato dello stesso...insomma ti prende un sacco. Cosi' come ti prendono un sacco gli avversari navigati.
Il risultato e' che abbiamo giocato fino alle 4 di notte sudando come pazzi e rimediando una discreta collezione di lividi!